Nel cuore della Toscana, nello splendido paesaggio naturale della Val d'Orcia, procedendo sulla Cassia che da Siena porta a Roma, immerso nelle colline verdi di grano e dai filari delle vigne, sorge il nostro paese: San Quirico d'Orcia.
Il turista rimane incantato dalla bellezza dei luoghi ma ancora di più è rapito dai profumi e dai sapori della nostra cucina: i nostri prodotti nascono dalla tradizione e dall'amore per la nostra terra, ricca di tesori naturali e artistici ma soprattutto culinari.
La nostra azienda vuole offrirvi questi sapori unici, di altissima qualità e ormai famosi in tutto il mondo: il Brunello di Montalcino, la bistecca fiorentina, i salumi di cinta, il pecorino di Pienza... e molti, moltissimi altri gioielli Toscani sono oggi alla portata del votro mouse.
Non possiamo descrivere a parole la bellezza di un viaggio in Toscana, ma vi possiamo offrire il meglio che questa magica terra produce.
Buon appetito e speriamo di incontraci presto!
Lo staff della bottega delle carni
Lo confesso: sono un carnivoro. Sono venuto su a carne buona, compreso fegato e cervella che - si diceva - facevano tanto bene ai bimbi. Ho via via apprezzato parti che oggi nessuno si sognerebbe di cucinare: le interiora di pollo fritte nel Iardo insieme alle uova, il fegato di coniglio impanato e fritto, quelle parti rosse del maiale che un tempo erano dette “quinto quarto” (polmone, rognoni, cuore...). E fin da bambino il macellaio, che stava su un banco che era più alto di quelli di altre botteghe, che aveva di fianco a se coltelli di varia foggia e di fronte il ceppo di legno, mi e sempre apparso enorme, possente, e non mi veniva da chiudere gli occhi al colpo della mannaia a stiancare le ossa più dure. C’era e c’è, nei suoi gesti (ma questo l’ho appreso negli anni) una sorta di eleganza sacerdotale: andate a vedere l’arcinoto dipinto del Carracci “La Bottega del Beccaio”, c’è nobiltà nel portamento, ritualità nei gesti. Girello, scamone, punta: nomi che mi rimbombano nella mente, mentre i coltelli roteano, diversi per ogni parte, a confezionare il taglio adatto per Io specifico uso. La pancia col suo grasso (che ci vuole!) per l’arrosto della domenica, il gesto nell’arrotolare ad arte la corda. Vedere oggi le disadorne confezioni di carne del supermercato mi dà un senso di tristezza: capisco che i tempi sono mutati, che il macellaio non lavora più a vista ma
dietro, ma io continuo imperterrito ad andare in una piccola bottega, di un macellaio che non ne vuol sapere di andare in pensione, dove ancora posso farmi mettere insieme le carni giuste per la pentola del brodo, dove posso ancora scorgere il bagliore del coltello sapiente che taglia, smussa, accarezza con sapienza mentre il macellaio chiama ancora i tagli con il loro nome e cognome. Lui non può darmi carne “tarocca", perché ci guardiamo in faccia, e questa per me è Ia migliore etichetta di controllo...
di Gabriele Cremonini
La Bottega delle carni per far conoscere ai bambini il ruolo del mondo rurale e per far conoscere l’origine dei cibi e il metodo di coltivazione, organizza percorsi didattici e visite guidate nelle sue stalle. Sarà possibile conoscere gli animali, la razza, la differenza tra le varie età e il loro nome, il marchio auricolare dei bovini che dalla stalla arriva alla tavola. Nei pascoli e nei prati verranno spiegate le coltivazioni ed il loro svolgimento con le varie attrezzature dell’azienda, il percorso di tracciabilità, le attrezzature relative al taglio, le etichette apposte su ogni singolo taglio di carne e l’autocontrollo obbligatorio. Le visite guidate hanno come scopo principale quello di approfondire il concetto di filiera corta, di valorizzare le connessioni tra agricoltura, tutela dell’ambiente e sana alimentazione. Durante la visita saranno affrontati temi come la salvaguardia della biodiversità in agricoltura, l'agricoltura integrata e la tutela del paesaggio.
E' possibile integrare la visita con la degustazione guidata dei prodotti tipici in vendita presso "La Bottega delle Carni"
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